Siamo convinti che sia possibile essere patrioti italiani e patrioti europei nello stesso tempo. Fieri delle proprie radici culturali e consapevoli di essere parte di una civiltà millenaria unita da un comune destino: l’Europa.
Crediamo che siano in particolare le nuove generazioni ad avere la responsabilità di costruire un’Europa più coesa e solidale.
Spinti dalla consapevolezza che attualmente l’Europa è il continente che presenta il più alto livello di benessere, di sicurezza e di giustizia, e altresì consapevoli che tutto ciò è destinato a mutare rapidamente qualora non si desse sostanza a un’autentica “rivoluzione culturale”, rivolgiamo il nostro sguardo al futuro, per contribuire a costruire un’Europa più unita, più libera e più forte.
Perché impegnarsi per l’Europa unita?
In un’epoca di profonda crisi valoriale, sociale ed economica del nostro continente è doveroso prendere posizione. Riteniamo fondamentale impegnarci in prima persona per costruire piuttosto che per distruggere, per realizzare le nostre aspirazioni ideali e i nostri sogni piuttosto che utilizzare il nostro tempo e il nostro talento per inseguire beni materiali e il successo.
E’ a partire dalle rispettive passioni che uomini e donne decidono di battersi fino in fondo per veder realizzati i propri ideali. Ed è a partire dalla nostra passione comune che vogliamo costruire un percorso in grado di farci incontrare con altre persone che condividono la nostra stessa visione.
Mettere l’Europa al centro dei nostri interessi non significa dimenticare gli altri aspetti della vita sociale – quali il lavoro e l’economia ad esempio – né ritenerli di scarsa rilevanza. Si tratta di una decisione meditata in quanto desideriamo migliorare la realtà che ci circonda a partire da quello che riteniamo essere il progetto politico più importante e decisivo per il nostro avvenire.
Qual è il nostro obiettivo principale?
Negli ultimi decenni una classe dirigente inadeguata ha influenzato negativamente i popoli Europei rendendo sempre più debole la partecipazione politica e la fiducia nelle istituzioni comuni.
Le grandi teorie ideologiche, sorte nello scorso millennio, sembrano oramai inadatte a fornire le risposte più adeguate alle sfide del presente. I popoli europei sono sopraffatti dalla continua erosione della sovranità dei propri corpi politici e dal sempre più pernicioso processo di secolarizzazione relativista – a guida tecnocratica e finanziaria – il quale ha mostrato, recentemente, tutto il suo potenziale distruttivo.
È giunto il momento di voltare pagina mettendo al centro dell’azione politica un ideale in grado di mobilitare le migliori energie delle nuove generazioni: l’unità politica delle comunità e dei popoli europei.
Siamo convinti che per costruire una nuova classe dirigente europea sia necessario ripartire dai diversi gruppi/associazioni/movimenti composti da persone portatrici d’idee e visioni nuove. Persone desiderose di rendere l’azione politica maggiormente autorevole e concreta. Persone che ritengono che la Politica sia una nobile arte e che la ricerca del Bene comune debba sempre prevalere sull’affermazione dell’interesse particolare.
Qual è il nostro orizzonte?
L’Europa non equivale all’Unione europea. L’Ue è un’organizzazione unica al mondo – frutto di alcuni trattati internazionali sottoscritti da Stati-nazione – che, ad oggi, rappresenta la tappa più avanzata del processo d’integrazione europea. Purtroppo, per diverse ragioni, questa organizzazione si sta allontanando da ciò a cui noi aspiriamo e, pertanto, riteniamo che l’Ue debba essere modificata in profondità – se non addirittura completamente ripensata – rimettendo le persone e le comunità nazionali al centro del progetto d’integrazione. L’Europa, e il suo modello di civiltà, non si esauriscono dentro i confini dell’Unione europea. Esse abbracciano tutti quegli stati europei che non hanno ancora aderito all’Ue e, in particolar modo, quell’ “Europa fuori dall’Europa” alla quale guardiamo con grande attenzione al fine di realizzare delle collaborazioni strategiche (Russia, America Latina, Québec).
Da dove ripartire?
La cultura è la base sulla quale si deve fondare la costruzione della nuova Europa unita. L’Europa politicamente unita è un sogno e un mito che viene da lontano, ed è da lontano e dal profondo che bisogna attingere le risorse intellettuali e valoriali in grado di innervare in maniera feconda l’azione politica quotidiana.
Senza una comune identità europea, fondata saldamente su radici storiche, culturali e valoriali, è impossibile portare a compimento il processo d’integrazione europea e “la nostra casa comune – l’Ue – rimarrà imperfetta perché costruita dal tetto – il mercato e la moneta comune – anziché dalle fondamenta – ossia il sentimento di appartenenza al comune modello di civiltà europea. *”
Siamo patrioti Italiani e patrioti Europei nello stesso tempo…
L’Italia è una potenza culturale di livello mondiale indissolubilmente legata agli altri popoli Europei. È a partire da questa consapevolezza che il popolo italiano deve orientare la propria azione nel consesso europeo. Siamo la Nazione della “qualità”. Lo “Stile italiano” è riconoscibile negli aspetti più importanti della vita quotidiana di ciascuno di noi: l’alimentazione, l’artigianato, l’abbigliamento e l’arredamento. Tutto questo, sommato a un inestimabile patrimonio storico e paesaggistico, impone alla Nazione italiana di impegnarsi affinché l’Europa possa continuare ad essere il miglior luogo al mondo dove vivere.
Vogliamo continuare un cammino in compagnia di persone di talento, ricche di sogni da realizzare e desiderose di impegnarsi per il bene della nostra Patria europea.
*Cit. Prof. Franco Cardini
© Tutti i diritti riservati