A cosa dovrebbe servire l’Unione europea?

L’Europa non equivale all’Unione europea. L’Ue è un’organizzazione unica al mondo frutto di alcuni trattati internazionali sottoscritti da Stati-nazione.

Purtroppo, per diverse ragioni, questa organizzazione si sta allontanando sempre di più dai suoi cittadini e pertanto è necessario che l’Ue venga modificata in profondità – se non addirittura completamente ripensata – rimettendo le persone e le comunità nazionali al centro del progetto d’integrazione.

Ma di una forma organizzata di cooperazione tra i popoli europei c’è bisogno e ce ne sarà bisogno sempre di più se non vogliamo che il nostro futuro sia definito in Asia o negli USA. Dunque la domanda fondamentale che tutti noi dovremmo porci è la seguente: a cosa dovrebbe servire l’Unione europea?

L’Unione europea non dovrebbe essere utilizzata come lo strumento per l’omologazione di tutto il continente attraverso il progressivo smantellamento dello stato-nazione, l’annacquamento delle specificità culturali locali e l’imposizione di un unico modello sociale ed economico-produttivo liberista e globalista. L’Ue, invece, dovrebbe salvaguardare e valorizzare le diversità economiche, sociali e culturali che la compongo perché è dalla sua diversità che nasce la sua più grande ricchezza.

Non dobbiamo desiderare di diventare come gli Stati Uniti. Tantomeno non dobbiamo ridurci a diventare come la Cina – attenti solo alla crescita economica a scapito della qualità della vita e dei diritti sociali e politici – o come l’America Latina, contraddistinta da città insicure e divise in settori legati al censo dove la classe media è debole o pressoché inesistente. Dobbiamo essere altro. Dobbiamo essere Europa.

In un mondo in cui il divario economico tra le persone continua ad aumentare, contribuendo ad alimentare forti tensioni sociali, l’Europa unita deve essere capace di perseguire un modello di sviluppo non incentrato sulla logica del profitto e della ricchezza economica ma deve perseguire un modello in cui a prevalere siano la giustizia sociale e la centralità della persona umana.

L’Ue deve provare a far convivere il modello italiano dei distretti e dell’impresa familiare con il modello industriale tedesco. Fare in modo che la Germania diventi più europea e non l’Europa più tedesca. Evitare che Berlino decida e gli altri eseguano.

Serve un’Ue che non esalti i governi tecnici perché dovrebbe, viceversa, esaltare la democrazia rappresentativa e la partecipazione popolare.

L’Unione europea non deve voler imporre ai sui Stati membri un unico modello sociale snaturando l’istituzione cardine della famiglia e relegando ai margini i fenomeni legati alla spiritualità religiosa.

Oltre alla doverosa tutela del clima e dell’ambiente l’Ue dovrebbe occuparsi della sua vera emergenza esistenziale: l’invecchiamento della popolazione e la bassa natalità.

L’Ue deve servire anche per tutelare con più forza i nostri interessi in un mondo multipolare. Per essere un punto di riferimento per l’Unasur, l’Unione Africana e l’Asean e per essere protagonisti all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio.

Per poter contare davvero nel mantenimento della pace nel mondo – auspicabilmente avendo un’unica voce all’interno del Consiglio di sicurezza dell’ONU – e, soprattutto, per bilanciare efficacemente gli Usa e la Cina attraverso una politica estera comune che possa contare anche su un pilastro militare libero dai condizionamenti della NATO.

Grazie alle sue profonde radici culturali l’Europa unita potrebbe efficacemente far dialogare l’Occidente con l’Oriente, il Cristianesimo con l’Islam. Un’Europa unita dovrebbe servire per trovare nuove forme di collaborazione pacifica con la Russia, nel più ampio contesto Eurasiatico, e per definire un partenariato strategico – al di fuori dell’Ue – con la Turchia. Per fare in modo che il Mediterraneo torni ad essere un crocevia di civiltà floride.

L’Ue non dovrebbe essere intesa come il fine ma come un mezzo per sprigionare le migliori energie del continente.

L’Unione europea dovrebbe servire a tutto questo. E per tutte queste ragioni dovremmo continuare a batterci!

Leonidas

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